L’open day dello scorso 18 novembre è stata l’occasione per inaugurare il FabLab dell’Istituto Massimo, intitolato al gesuita Matteo Ricci, che, a cavallo tra il XVI e XVII secolo, si adoperò per introdurre presso i cinesi la scienza occidentale ed i progressi della tecnologia europea, come l’orologio automatico e la carta geografica del globo.
Dopo l’invenzione della macchina a vapore, della catena di montaggio e dell’automazione industriale, le nuove tecnologie digitali nate dai modelli open source e dalla cultura maker potranno costituire il nuovo fattore di incremento della produttività, portando flessibilità, scalabilità e capacità di personalizzazione sul singolo prodotto nel settore della manifattura high tech.
Il Fab Lab è perciò un modello di laboratorio di fabbricazione digitale che ben interpreta questo nuovo paradigma. Non a caso il modello è stato codificato nella più prestigiosa Università Tecnologica del mondo: il MIT di Boston.
Il nostro FabLab è dotato di 5 stampanti 3D di varie dimensioni controllabili a distanza grazie ad un sistema di videocamere, 3 personal computer, una stampante per l’intaglio di vari tipi pellicole, un banco per le lavorazioni manuali, un vastissimo assortimento di utensili e minuteria per lavorazioni meccaniche,
un assortimento di componentistica elettronica e schede di prototipazione della serie “Arduino” oltre ad un maxi schermo touch, amplificazione audio, torretta di ricarica per tablet. Sono stati adottati nuovi arredi ispirati al concetto di “aula 2.0″ con tavoli predisposti per la “didattica capovolta” e l’apprendimento cooperativo che permettono una ampia gamma di conformazioni, mentre le pareti sono state dipinte con colori ispirati alla “cromoterapia”. Altre attrezzature verrano prossimamente introdotte per arricchire la dotazione strumentale. Le attrezzature presenti nel FabLab sono un lascito dell’esperienza del progetto Crowd4Africa grazie al quale l’Istituto Massimo ha donato due fabbriche per la produzione di oggetti a partire dal riciclo dei rifluiti plastici.
Affinché lo sviluppo atteso sia realmente praticabile e sostenibile occorrono azioni per preparare i nostri ragazzi al futuro. Perciò il FabLab è un luogo della creatività, dove vengono trasposte a livello didattico curricolare le esperienze maturate nei corsi extra curricolari che da anni si svolgono presso la nostra scuola (Making Drones, Making 3D Printers, Making Robo Magis e Making Water Techs). Ad esempio, alunni di prima media stanno lavorando nel FabLab a un “orto didattico 4.0″ dotato di un laboratorio di analisi in grado di gestire, anche da remoto via smartphone, i principali parametri ambientali; altri, presto, sperimenteranno come il noto videogame Minecraft può essere usato per riprodurre virtualmente mondi immersivi legati alla didattica.
Il nuovo laboratorio è a disposizione di tutto l’istituto ed è accessibile in orario pomeridiano prenotandosi tramite il sito COMLAB - Istituto Massimo