Il 17 e il 20 gennaio 2017, le classi terze hanno passeggiato per le vie della capitale alla scoperta della Roma più scenografica e monumentale del periodo Barocco; il percorso non poteva non iniziare da Piazza Navona, antico Stadio di Domiziano e “salotto” artistico e politico del Seicento, campo di prova di grandi maestri come Gian Lorenzo Bernini, autore della famosissima Fontana dei Quattro Fiumi, Francesco Borromini e Girolamo Rainaldi, architetti della chiesa di Sant’Agnese in Agone. Si è proseguito poi alla volta delle chiese di S. Agostino e S. Luigi dei Francesi dove i ragazzi hanno potuto ammirare quattro capolavori del Caravaggio, il più grande pittore barocco. Da qui si è attraversato il Pantheon, si è poi arrivati a Piazza S. Ignazio, tipico esempio di Barocchetto romano, dove si trova la chiesa gesuitica omonima. Nessuna piazza ospita tre palazzetti quasi uguali disposti allo stesso modo di quinte teatrali inoltre, i tre edifici sono caratterizzati da un elegante disegno, tipico del Settecento, che
richiama per la forma degli scrittoi: “Burrò” (in francese scrittoi) furono realizzati nel 1727 dall’architetto napoletano Filippo Raguzzini su comm
issione di papa Benedetto XIII. Nessun contrasto potrebbe essere, in effetti, più particolare di quello che vede linee improntate alla leggerezza confrontarsi con la chiesa dedicata al fondatore della Compagnia di Gesù, Sant’Ignazio di Loyola, costruzione che fa parte dell’enorme e austero complesso cinquecentesco del Collegio Romano. All’interno della chiesa, i ragazzi hanno visitato e sono rimasti meravigliati dallo sfondato prospettico realizzato da Fratel Andrea Pozzo. Attraversando via del Corso, i ragazzi hanno visitato la Fontana di Trevi, la più grande fontana della città. Questa si alimenta grazie all’ Acquedotto Vergine, costruito anticamente da Agrippa, genero di Augusto, costruita da Nicola Salvi nel 1732 in un meraviglioso connubio fra classicismo e barocco. Dopo esser saliti verso il colle del Quirinale, si sono visitati i due esempi dell’architettura barocca dei più famosi antagonisti dell’epoca: S. Andrea al Quirinale di Bernini e S. Carlino alle quattro fontane di Borromini. La passeggiata si è conclusa vedendo alcune opere importanti commissionate da una delle famiglie che più hanno partecipato a rendere il volto di Roma barocco: Palazzo Barberini e la piazza omonima in cui sono presenti la Fontana del Tritone e la Fontana delle Api. Ancora una volta passeggiando per le vie di Roma ci si è accorti che ogni angolo della città sembra un capolavoro, dove se ci si perde, si arriva a scoprire sempre qualcosa di nuovo e inaspettato, una scultura, un’incisione e, perché no, anche uno scorcio urbano particolare, che si apre dopo una lunga scalinata.
Prof.ssa Antonella Armeni
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