Dal 27 al 30 novembre nell’Auditorium dell’Istituto sono riuniti i dirigenti di tutte le nostre scuole italiane e albanesi per la consueta assemblea annuale della Rete Gesuiti Educazione. Tutta la comunità educante si sta preparando all’anniversario della ricostituzione della Compagnia di Gesù (1814 - 2014) e questa assemblea è un bel contesto per pensare al rinnovamento dell’impegno educativo di cui proprio la costituzione prossima della Fondazione Gesuiti Educazione è espressione.
Il Padre Provinciale, Carlo Casalone SJ, ha illustrato le idee di fondo che hanno portato la Provincia a scegliere di dotarsi di questo strumento. Il delegato dell’educazione, p. Vitangelo Denora SJ, ha illustrato i temi principali sui quali la Compagnia di Gesù sta declinando in concreto il proprio l’impegno perché questo sia nella linea della spiritualità e del carisma di Sant’Ignazio. La sfida principale è quella di valorizzare la tradizione di eccellenza pedagogico-didattica dei Gesuiti rinnovandola continuamente nei linguaggi e nelle metodologie perché possa arrivare al cuore e alla mente dei ragazzi di oggi. Così come stiamo sperimentando all’Istituto Massimo, tutte le nostre scuole sono impegnate in due ambiti principali.
Il primo è quello che va sotto il titolo di riforma del curricolo, sotto il quale si articolano temi importantissimi. Tra questi la ricerca di programmi scolastici che puntino non solo alle nozioni, ma all’educazione delle competenze dei nostri ragazzi, cioè l’insieme di conoscenze e abilità che permettono loro, sulla base dei propri orientamenti interiori, di affrontare situazioni nuove in modo critico e originale in vista del bene. E per questo la scuola cambia in modo molto concreto: gli orari di lezione vengono riorganizzati perché facilitino i tempi di apprendimento, le lezioni diventano più laboratoriali, concrete, si suddividono spesso le classi in gruppi; l’apertura all’internazionalità e alla multiculturalità, con gli approfondimenti linguistici necessari, diviene un punto cardine; vengono ugualmente rafforzate le discipline espressive, le attività sociali, religiose e culturali. Infine si introduce,cum grano salis, la tecnologia nella didattica regolare, per educare i ragazzi a conoscere e vivere gli ambienti tecnologici e virtuali, così come i social network, in modo attivo e responsabile.
L’altro ambito è quello della formazione di tutta la comunità educante, attività alla quale le nostre scuole dedicano risorse ingenti e progressivamente crescenti, in quanto l’innovazione genera necessità di competenze altrettanto nuove. Ma della formazione si discuterà in dettaglio sabato mattina.
Su tutto questo i dirigenti scambiano le loro esperienze, le migliori pratiche e i progetti per il futuro.
Insomma, un incontro che diventa segno di impegno, segno di speranza e certezza della bellezza della missione educativa.