Anche quest’anno il gruppo teatrale dei Licei è in finale!
Il nostro “Carro di Tespi” parteciperà il 16 marzo al Festival Thauma, Teatro Antico in Scena organizzato dall’Università Cattolica di Milano, con lo spettacolo “Nel labirinto di Fedra” (dalla tragedie Ippolito di Euripide, Fedra di Seneca e Fedra di Gabriele d’Annunzio).
Di cuore, in bocca al lupo ai nostri coraggiosi registi, attori, musicisti, scenografi, costumisti e truccatori!
Note di regia
a cura della prof.ssa Livia de’Dominicis
”Vi sorride,/ o stelle, su l’entrare della Notte,/ Fedra indimenticabile” (G. D’Annunzio, “Fedra”, atto III)
Cifra caratteristica dello spettacolo “Nel labirinto di Fedra” è un senso di sperdimento, solitudine e assoluta incomunicabilità. Tra uomini e dei, tra i protagonisti del dramma, tra mente, cuore e fegato.
L’essere umano (Ippolito, Fedra, Teseo, tutti) è un grumo di follia e di orrore quando, perseguitato dagli dei falsi e bugiardi, è artefice e vittima di un groviglio di comunicazioni equivoche.
Afrodite e Artemide, l’Eros e la Castrazione, scatenano una guerra che si consuma non solo tra divinità, ma anche a Trezene e nelle viscere dei protagonisti.
Tutti i personaggi del dramma possiedono solo una porzione di verità. E solo lo spettatore può ridare nobiltà, dignità e “senso” alla febbre d’amore di Fedra, all’integralismo di Ippolito e all’ira cieca di Teseo, ricomponendo il mosaico del dramma e uscendo dal labirinto dell’autodistruzione, mentre le vite dei protagonisti sono dolorosamente annientate.
La sceneggiatura dell’opera “Nel labirinto di Fedra” intende rispettare i fruitori e i codici di comunicazione attuali, partendo da una trasposizione rigorosa dell’Ippolito di Euripide, “contaminato” con un passo desunto dalla Fedra di Seneca (racconto della morte di Ippolito da parte del messaggero) ed una scena tratta dalla Fedra di D’Annunzio (atto II, scena VI, seduzione di Ippolito).