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Scuola media: gli auguri di buon anno del Preside

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Buongiorno a tutti: ben ritrovati agli “anziani” e benvenuti ai “nuovi”.

E’ sempre bello ritrovarci così numerosi e motivati all’inizio di un nuovo anno scolastico. Ringrazio i tanti genitori presenti e voi, ragazzi, come vi sentite, siete pronti? 

Quest’anno vorrei soffermarmi sul tema della tradizione e dell’innovazione, su questo continuo oscillare della vita tra i ricordi, il passato e le speranze, il futuro.

Cosa vi ha colpito di più dei fatti accaduti questa estate nel mondo? Avete visto quanti e quali fatti sono avvenuti, avvenimenti che hanno cambiato e continuano a cambiare lo scenario della nostra vita quotidiana e del mondo intero; ne ricordo alcuni: la Giornata mondiale della gioventù in Brasile (milioni di giovani da tutti i continenti per un incontro di fede e di testimonianza con il Papa), i venti di guerra in Siria e una rinata primavera in Egitto, la crisi economica che non dà tregua… Quanti cambiamenti nel mondo,  come soffia inarrestabile e impetuoso il vento della globalizzazione, da cui nessuno può ritenersi immune.

E noi? Come si inserisce la nostra attività in questo quadro così mutevole? Può la nostra educazione, la nostra pedagogia rimanere ferma?

Per rispondere a questa domanda vorrei riprendere il bellissimo momento vissuto da tutti noi lo scorso 7 giugno, l’incontro con il Santo Padre, e rifarmi in particolare a un passo del suo discorso, quando il Papa spiega come deve procedere l’educazione:

“Nell’educare c’è un equilibrio da tenere, bilanciare bene i passi: un passo fermo sulla cornice della sicurezza, ma l’altro andando nella zona a rischio. E quando quel rischio diventa sicurezza, l’altro passo cerca un’altra zona di rischio. Non si può educare soltanto nella zona di sicurezza. Questo è impedire che le personalità crescano. Ma neppure si può educare soltanto nella zona di rischio: questo è troppo pericoloso. Questo bilanciamento dei passi è l’educazione, ricordatelo bene”.

Aggiunge, poi, il Papa: “ E a voi, educatori, voglio incoraggiarvi a cercare nuove forme di educazione non convenzionali secondo la necessità dei luoghi, dei tempi e delle persone”.

Ecco, quest’anno anche noi ci siamo mossi lungo questa linea: una delle novità di quest’anno, forse la più importante, sarà la didattica trasversale per competenze con i tablet. Inizieremo con brevi sperimentazioni, a piccoli gruppi, per poi approntare tutta la programmazione su questa linea; la sperimentazione si avvarrà di una postazione mobile a piano dotata di più tablet per poi arrivare a che ogni studente sia dotato del proprio tablet.

Siamo sulla buona strada, perché i numeri ci confortano: sono ormai otto anni che ogni anno aumentano gli iscritti; anche quest’anno siamo passati dai 900 studenti circa dello scorso anno scolastico ai 950 di quest’anno.

Buon anno a tutti!


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