24 ragazzi all’aeroporto in attesa di partire per l’Inghilterra, per il Lancashire, una regione famosa per la sua campagna popolata principalmente da ovini. Il gruppo è frammentario, non ci conosciamo bene, non sappiamo cosa ci aspetta, ma faremmo di tutto per saltare una settimana di scuola.
L’esperienza che ci attende ci riserverà però molte sorprese…
Escono dalla chiesa fila per fila, non proferiscono parola, provenienti da qualunque parte del mondo, hanno deciso di intraprendere un percorso diverso: sono gli studenti di Stonyhurst.
Il loro orizzonte comprende solo pecore e campi; non sono le langhe scozzesi, ma il Lancashire.
Il tempo non li grazia: 200 giorni l’anno piove.
Tutto ciò non sembra, però, rappresentare un problema per coloro che decidono di entrare in questa una boarding school gesuita con una storia pluricentenaria.
Siamo stati ospiti di una vera e propria famiglia: intima, coesa, compatta. Ragazzi così legati da non sentire neppure nostalgia di casa. Insieme, nella campagna più deserta, riescono a concentrarsi su quello che è veramente importante nell’adolescenza: crescere insieme e diventare uomini con gli altri e per gli altri, persino divertendosi.
Inizialmente sorpresi e sconcertati da ordine e disciplina, siamo riusciti ad adattarci al contesto, imparando ad apprezzare un metodo di studio diverso da quello a cui siamo abituati. L’apprendimento è basato sulla fiducia reciproca: i professori non interrogano gli studenti, ognuno mira esclusivamente a diventare una persona migliore.
Abbiamo imparato ad imparare per imparare, per il semplice gusto di conoscere, di scoprire, di avventurarci in mondi nuovi. Ma non solo. Siamo cresciuti insieme. In questa settimana è nato un gruppo, un legame, delle amicizie che manterremo anche una volta tornati a casa. Così, fra scherzi, giochi e liti, siamo diventati amici. Diversi. Uniti.
Quella, che inizialmente poteva sembrare una scorciatoia per evitare qualche ora di scuola, si è rivelata una magnifica opportunità per conoscere meglio noi stessi e tuffarci in una nuova cultura.
Andrea Maurizio Ferranti e Luca Britos Guarda qui tutte le foto
