Aiutati da qualche volontario ogni mattina 15 rifugiati si incontrano nei locali messi a disposizione dai gesuiti di Sant’Andrea al Quirinale e lavorano fino al tardo pomeriggio. Vengono da paesi come Senegal, Mali, Somalia, hanno tra i 20 e i 47 anni e realizzano con materiali di scarto manufatti di ogni genere. Lavati, puliti, tagliati, stirati e pressati 6 quintali di plastica si sono trasformati in collane, bracciali, segnalibri, bicchieri, piatti, sottopiatti, cinture, pezzi unici di una collezione incredibile che vendono a pochi euro. Tra i clienti affezionati anche molti divi di Hollywood.
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