Secondo giorno in Cina per i maturandi delle scuole italiane dei Gesuiti e secondo comunicato della redazione inter–collegiale:
Anche questa sera si inizia a scrivere tardi, stanchi, alle 23:30 (ora locale)… perché?
Nel 1982 Steven Spielberg dirigeva la produzione del colosso cinematografico “E.T. l’extra terrestre”; oggi, 30 ottobre 2014, noi, tramite la visita al tempio tibetano, conoscevamo personalmente una cultura fino a ieri aliena: quella della tradizione religiosa buddista.
Siete mai stati in un tempio tibetano? Non c’è posto in cui si noti maggiormente quanto sia forte in noi il desiderio ed il piacere di manifestare in parola e gesti esteriori i nostri sentimenti. Specialmente se alla visita al tempio segue una celebrazione della S. Messa nella cattedrale a suo tempo fondata dal gesuita Matteo Ricci.
Il passaggio dal silenzio alla parola ha evidenziato che nel nostro gruppo sta nascendo il desiderio di comunicare, anche al di fuori della stretta cerchia dei compagni di classe o di scuola, ciò che ognuno sta vivendo.
Come soddisfare questo desiderio di condivisione di sentimenti e follia? Attraverso gruppi interscolastici, in cui poter esprimersi liberamente.
Difatti, come ha scritto Charles Bukowski, è questo il senso dell’amicizia: condividere i pregiudizi nati dall’esperienza.
Oggi abbiamo dunque conosciuto un mondo in cui la dimensione individuale è spirituale, portando questa esperienza in noi e negli altri. Da questo nasce il vero senso di appartenenza al gruppo.
Per conoscerci tutti siamo arrivati in Cina desiderando costruire un mondo “altro” attraverso i nostri mondi.
Il nostro mondo è veramente bello perché è veramente vario.
Ecco perché un gruppo di redattori “curiosi” decide di scrivere questo articolo a notte inoltrata.
La redazione cinese curiosa: Giulia Galletto, Federico Rosa, Giacinto Boccia, Riccardo Rubis Passoni, Dario Mantovani, con l’aggiunta di qualche padre gesuita.