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La Pulce alla mostra Roma Ti Amo

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Giovedì 20 marzo “La Pulce” è andata in visita al museo “Roma Ti Amo”, situato nell’ex mattatoio del Testaccio. La redazione, partita alle 3:00 dalla sede, è giunta al museo intorno alle 4:00, dove ha subito cominciato la visita. La prima stanza metteva in mostra tutte le maglie storiche di vecchi e attuali giocatori come Giannini e Totti. Fra queste abbiamo potuto ammirare anche delle maglie risalenti agli anni ‘40, quando ancora non erano ricamati né i nomi né lo scudetto della squadra capitolina. Siamo passati poi in una stanza nella quale erano presenti le bandiere delle squadre fondatrici dell’AS Roma. Insieme ad esse era presente anche una tessera del tifoso risalente alla stagione 1927/1928. Ripassando per la stanza precedente, siamo giunti in una stanza con tutti i primi traguardi dei giallorossi e una foto in bianco e nero di William Grabutt, primo storico allenatore dell’allora neonata AS Roma. Successivamente siamo passati in una stanza diversa dalle altre: in quanto era ricoperta da pannelli neri, ma era ancora visibile il muro bianco del mattatoio, visto che erano presenti maglie onorarie dei calciatori storici dell’AS Roma il significato potrebbe essere che, lasciando i muri vecchi richiamavano il fatto che fossero giocatori del passato. Ad accompagnare il percorso c’erano dei piccoli schermi con tutti i goal più belli e importanti della squadra giallorossa. Siamo passati per varie stanze contenenti trofei vari, un biliardino gigante in cui le formazioni presenti erano quella attuale della Roma contro una selezione di giocatori presenti nella Hall Of Fame. C’era anche un’altra stanza il cui pavimento era ricoperto con dell’erba sintetica sulla quale ci si poteva sdraiare ed ammirare, proiettati sul soffitto, dei goal che hanno fatto la storia del club, la maggior parte erano quelli realizzati nei derby. Infine c’era un corridoio le cui pareti erano riempite con le prime pagine storiche del Corriere dello Sport raffiguranti successi storici (compreso il 5-1 nel derby con quattro goal di Montella), ma anche delle prime pagine non proprio piacevoli, come quella dedicata alla morte dell’ex presidente Franco Sensi. All’esterno ci aspettava l’ex calciatore della Roma Sergio Pellegrini, nonno di un’alunna della 3a B. Ci siamo tutti riuniti intorno a lui e gli abbiamo posto delle domande sulla sua carriera da giocatore e delle opinioni generali sul calcio, sia moderno che passato.

Al giocatore sono state poste delle domande, come, ad esempio, cosa si provasse a giocare un derby, la sua risposta è stata che lui ha giocato molti derby nelle giovanili, alcuni anche da capitano, ed ha aggiunto che è un’emozione indescrivibile. Gli è stato anche chiesto cosa avesse provato a lasciare Roma, sia come squadra che come società, lui ha risposto che sicuramente è sempre difficile lasciare una squadra, ma l’ambiente di Roma è speciale rispetto a qualunque altro; prima era più difficile per aspetti emotivi, ma ora esistono giocatori che cambiano squadra anche una volta l’anno. L’ultima domanda riguardava il calcioscommesse e gli si chiedeva come fosse possibile che un solo giocatore corrotto potesse cambiare l’esito di una partita. La sua risposta è stata che neanche lui se lo spiega: a meno che non sia il portiere, ha detto Pellegrini, non crede sia uno solo a condizionare un incontro. Comunque è stata una bella giornata e, per almeno i tifosi romanisti, ma si  spera anche per quelli delle altre squadre, è stata una bella esperienza.

Francesco Rossi e Valerio Sacchi 3M C


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